venerdì 26 agosto 2011

lupo


Status e distribuzione del lupo

La popolazione di lupo (Canis lupus) in Italia ha subito, negli ultimi venti anni, notevoli cambiamenti sia nel numero che nella distribuzione. Da una stima di circa 100 esemplari di lupo nei primi anni ‘70 si è passati a una attuale di 600-800 lupi. Ancora più importante è l’aumento dell’areale di distribuzione del lupo che oggi occupa sostanzialmente tutta la catena appenninica dalla Calabria alle Alpi Marittime e anche la catena alpina almeno fino a tutta la Valle Stura in Piemonte.

Questa espansione del lupo è in continua evoluzione, ed è probabile che la specie continui ad allargare il suo areale verso nord ricolonizzando gradualmente tutte le Alpi franco-italiane e presto anche italo-svizzere. La popolazione italiana di lupo è stata in passato descritta come sottospecie distinta, ma recentissime analisi hanno dimostrato che la distanza genetica del lupo italiano dalle altre popolazioni europee è nei limiti di una normale variabilità intra-popolazionale. La genetica ha messo in luce anche una caratteristica unica del lupo italiano che permette il suo riconoscimento attraverso il DNA mitocondriale. La specie di lupo (popolazione italiana) è inserita dall'IUCN nella categoria di minaccia VU-Vulnerable (vulnerabile).

Ma nonostante l'espansione gegrafica e demografica, il lupo continua ad essere una specie minacciata per almeno due ragioni: la prima è l'alto numero di esemplari abbattuti illegalmente in Italia ( 15-20% della popolazione totale), la seconda è la forma dell'areale di distribuzione che è allungato sulla catena appenninica e frammentato da aree di qualità molto diverse tra loro.

perchè il lupo si estingue??

Nonostante l’espansione geografica e demografica, il lupo italiano continua a essere una specie minacciata per almeno due ragioni: la prima è l’alto numero di esemplari abbattuti illegalmente in Italia (15-20% della popolazione totale), la seconda è la forma dell’areale di distribuzione che è allungato sulla catena appenninica e frammentato da aree di qualità molto diversa tra loro.

Il bracconaggio resta il principale fattore di controllo della popolazione, con tempi e modi che spesso pongono seri problemi di conservazione delle piccole popolazioni locali. In particolare risulta estremamente dannoso l’uso di bocconi avvelenati. Ciò comporta dei vuoti importanti nella continuità degli areali e pone seri ostacoli al rimescolamento delle popolazioni. Questi vuoti lasciano spazio ai cani randagi e rinselvatichiti che, se riescono a stabilire dei forti nuclei locali, impediscono la ricolonizzazione da parte del lupo. Il bracconaggio avviene da parte di allevatori in difesa del bestiame domestico e di cacciatori.

La sopravvivenza del lupo non è legata alla carenza di fonti alimentari adeguate che in Italia non mancano, sia nella forma di ungulati selvatici che di bestiame domestico o rifiuti (a seconda delle aree), tanto meno dipende dalla disponibilità di aree di rifugio sufficienti a offrire spazi al riparo dal disturbo umano.

animali in estinzione in italia





gli animali che sono in via di estinzione in italia sono molti e di molte speci diverse:Invertebrati, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi: sono moltissimi gli animali minacciati in Italia. In questa sezione ecco una panoramica con schede corredate da bellissime immagini. I testi sono tratti dal Libro Rosso degli Animali Vertebrati in Italia.
tutti questi animali a differenza di quello ke si pensa sencondo me non hanno bisogno di un posto dove vivere(anzi quello ce l'hanno)ma è la condizione che non è vivibile e la cosa più brutta sapete qual è??
è che la COLPA è NOSTRA!!!e a nessuno importa!!!
quindi facciamo qual cosa per tutti questi animali perchè se viviamo è per merito loro.


Foca monaca (Monachus monachus) Forum La foca monaca del Mediterraneo è il mammifero marino più minacciato d'estinzione in Europa e uno dei più rari al mondo.



Status e distribuzione della foca monaca
Al genere Monachus appartengono specie distinte: la foca monaca del Mediterraneo (Monachus monachus), la foca monaca delle Hawaii (Monachus schauinslandi) e la foca monaca dei Caraibi (Monachus tropicalis). Le abitudini di vita della foca monaca del Mediterraneo sono ancora in gran parte sconosciute. Nel 1995 sono state condotte alcune indagini scientifiche in Mauritania, Grecia e Turchia che contraddissero alcune delle convinzioni generalmente riportate in letteratura.

Un tempo la foca monaca si trovava in tutte le acque costiere del Mediterraneo. Nel tratto di costa compreso tra la Mauritania e il Marocco si raccoglievano nel periodo riproduttivo più di trecento individui ridotti oggi a circa cento individui. I due terzi della popolazione originaria di foca monaca sono morti a causa di epidemie o per l'avvelenamento causato da particolari alghe tossiche.Oggi la foca monaca vive solo in alcune isole e in alcuni tratti di costa ancora intatti. I nuclei più consistenti e vitali sono quelli delle isole greche dell'Egeo, delle isole greche dello Ionio meridionale e delle coste meridionali della Turchia. Sopravvivono alcune foche in Adriatico, nelle isole della Croazia meridionale e nel Mediterraneo centrale (sono giunte delle segnalazioni dalla Sardegna, dalla Sicilia e da alcune isole dell'arcipelago toscano).